GENEIRÓN
In passato la fine di gennaio rappresentava un traguardo importante per la popolazione costituita in maggior parte da contadini. Il mese di gennaio era temuto per quanto poteva incidere sulle cataste di legna per riscaldarsi e sulle scorte alimentari accumulate nelle dispense. Ecco perché i paesi dell’Alta Valtellina salutavano chiassosamente l’ultimo giorno di gennaio: il rumore di raganelle e barattoli di latta era un’invito all’allegria e alla speranza propri della bella stagione.
Oggi come ieri “L’è fora Geneirón” vede i ragazzi del paese correre felici per le vie del centro trascinando scatole di latta legate tra loro e suonando campanacci, per fare scappare il freddo e dare il benvenuto ai primi tepori.